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Cyrankiewicz, Józef.

Uomo politico polacco. Aderì fin da giovane al Partito socialista polacco, divenendone presto uno degli uomini più in vista. Prigioniero dei Tedeschi nel 1939, riuscì a fuggire e a organizzare la resistenza nella zona di Cracovia. Catturato una seconda volta nel 1941, fu internato nel campo di Oswiecin dove rimase sino al 1945. Segretario generale del Partito socialista (1945-48), sostenne la necessità della fusione del proprio partito con quello comunista, avvenuta nel 1948 con la costituzione del Partito operaio unificato. Presidente del Consiglio dopo le elezioni del 1947, nel 1952 fu sostituito da B. Bierut e assunse la vicepresidenza. Due anni dopo ritornò a guidare il Governo e fu uno dei primi convinti sostenitori del processo di destalinizzazione. Politico abile, dotato di spiccate capacità di adattamento, conservò il potere anche dopo il richiamo di Gomulka alla segreteria del partito, e rimase in carica sino alla fine del 1970, quando Gomulka fu sostituito da E. Gierek. Elevato alla carica, di valore in realtà simbolico, di presidente del Consiglio di Stato nel 1971, l'anno successivo cedette l'incarico a T. Tablonski. Nel 1973 divenne membro del Comitato polacco per la pace, dimettendosi successivamente dal comitato centrale del Partito comunista (Tarnów 1911 - Varsavia 1989).